La respirazione Mézières è una tecnica sviluppata dalla
fisioterapista francese Françoise Mézières negli anni ’40,
inizialmente concepita per riequilibrare la postura
attraverso l’allungamento delle catene muscolari. Negli
ultimi decenni, tuttavia, è emersa una crescente attenzione
per il ruolo che questa pratica può avere anche nella
gestione dello stress.
Il metodo Mézières si basa su una respirazione lenta,
profonda e diaframmatica, coordinata con il rilassamento
muscolare e l’allineamento posturale. Tale respirazione non
solo migliora la funzionalità polmonare, ma stimola il
sistema nervoso parasimpatico, responsabile della risposta
di rilassamento dell’organismo. Numerosi studi hanno
dimostrato che l’attivazione parasimpatica è associata a una
riduzione del cortisolo, l’ormone dello stress, e a un
miglioramento del tono dell’umore (Perciavalle et al.,
2017).
A differenza delle tecniche di respirazione comunemente
insegnate nelle pratiche di meditazione o yoga, la
respirazione Mézières si integra strettamente con il lavoro
corporeo posturale. Questo connubio consente di liberare
tensioni muscolari croniche che spesso accompagnano lo
stress psicologico, promuovendo uno stato di benessere sia
fisico che mentale. La posizione del corpo durante gliesercizi – con allungamenti controllati e postura corretta –
favorisce una respirazione più efficiente e naturale,
migliorando la consapevolezza corporea (Bricot, 2001).
In ambito clinico, il metodo Mézières è stato applicato con
successo nel trattamento di disturbi psicosomatici, ansia e
sindromi da stress cronico (Iunes et al., 2010). Pur
necessitando di ulteriori studi sistematici, le evidenze
attuali suggeriscono che integrare questa respirazione nella
routine quotidiana possa rappresentare un efficace
strumento complementare per la gestione dello stress.
Stimolazione dei chakra attraverso la respirazione Mézières
Stimolazione dei chakra attraverso la respirazione Mézières
La respirazione Mézières, focalizzandosi sul diaframma e
sull’allineamento posturale, può influenzare positivamente
l’intera sequenza dei chakra, i centri energetici lungo l’asse
del corpo. La pratica aiuta infatti a sbloccare e armonizzare
non solo il quarto chakra, associato al diaframma toracico e
all’equilibrio emotivo, ma anche tutti gli altri centri
energetici, dal primo (radice) al settimo (corona). Secondo
alcuni approcci integrati di medicina olistica, ciò avviene
grazie alla liberazione progressiva dei cinque diaframmi
corporei principali: pelvico, respiratorio, toracico, cervicale
e cranico. Quando questi “blocchi energetici” vengono
liberati attraverso una respirazione profonda e
posturalmente guidata, il prana – o energia vitale – può
fluire con maggiore armonia lungo la colonna vertebrale,favorendo un senso di equilibrio globale, benessere e
connessione mente-corpo.
Fonti scientifiche:
• Perciavalle V. et al. (2017). “The role of deep breathing
on stress.” Neuropsychologia, 106: 142–149.
• Bricot, B. (2001). La riprogrammazione posturale
globale. Marrapese Editore.
• Iunes DH et al. (2010). “Postural changes and
pulmonary function in patients with anxiety disorders.”
Revista Brasileira de Fisioterapia, 14(5): 396–402.
• Lastrico, M. (2009) Biomeccanica muscolo-scheletrica e
metodica Mézières
• Gay, S. (2020). “Respirazione e diaframma: tra
neuroscienze e spiritualità.” Medicina dell’Essere.
Disponibile su: medicinadellessere.it
• “Il Respiro Energetico” di Monique De Verdilhac.
Disponibile su: ilgiardinodeilibri.it
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